sabato 26 settembre 2009

Remigio: Champagne e Vino

Ieri sera sull'onda "anomala" dei festeggiamenti per il compleanno di Daniela, sono stato, in ottima compagnia, in questa piccola enoteca in via S. Maria Ausiliatrice.
Piccolo ed accogliente, tanto legno e grandi sorrisi ci hanno accolti insieme al calore amicale di Fabrizio Pagliardi uno dei soci e nostro oste preferito.
La scelta di bollicine è piuttosto ampia e quasi imbarazzante specie per chi come me ne capisce poco, in ogni modo mi sono fatto guidare dall'esperto che ci ha consigliato per cominciare un Gatinois brut
seguito da Ledru extra brut, Mazet Carte d'Or. Dulcis in fundo abbiamo stappato la bottiglia regalata da Fabio a Daniela che gentilmente l'ha voluta condividere con tutti noi.
Il buffet dell'aperitivo era molto fornito e veramente gustoso, ci siamo riempiti i piattini ben due volte!! Abbiamo mangiato e bevuto in un piccolo gazebo proprio dirimpetto all'entrata del locale dove Daniela ha dato dimostrazione di essere una piccola notorietà del web...Grazie a Daniela per questo gradito aperitivo d'autunno che mi ha consentito di visitare, finalmente, Remigio!!

venerdì 25 settembre 2009

Il gioco dell'angelo

Dopo "L'ombra del Vento" ecco il secondo romando di Ruiz Zafòn, bello! Mi ha veramente entusiasmato sia per la storia sia per come è scritto/tradotto; ci dimentichiamo spesso che i libri tradotti trovano la loro fortuna nell'abilità e la bravura di chi li traduce e questo ne è un esempio assolutamente rilevante.
Ancora una volta Barcellona, stavolta però la storia si dipana dai primi del novecento al 1945, anno dell'epilogo, protagonista un giovane aspirante scrittore che pur di seguire la sua vocazione innata arriva a stringere uno contratto con uno strano personaggio: un angelo o un demone?
Affascinante e coinvolgente, con un ottimo ritmo senza però tralasciare descrizioni bellissime dei luoghi e delle atmosfere molto gotiche, fa venire voglia di visitare il volto antico di Barcellona. Ancora co-protagonisti di assoluto rilievo sono i libri che secondo l'autore contengono l'anima di chi li scrive e di chi li legge, per questo beni immortali e quasi divini.
L'anima di Ruiz Zafòn c'è sicuramente dentro questo libro ed ora anche la mia.

La ragazza che giocava col fuco / La regina dei castelli di carta



Completata la lettura della trilogia con questi due capitoli, di una certa mole, strettamente legati tra loro: la cronaca delle "avventure" dei protagonisti lasciati nel primo libro, "Uomini che odiano le donne", ricominciano a un anno di distanza dalla fine dei fatti narrati e danno luogo ad un giallo vero e proprio (ne la ragazza che giocava col fuoco) pieno di colpi di scena e sicuramente più coinvolgente e appassionante dei tre, incentrato sulla figura di Lisbeth Salander, sul suo passato oscuro del quale verrà squarciato l'alone di mistero. Rimangono a mio parere alcuni "difetti" dell'autore in quanto a prolissità eccessiva ed alcune ridondanze che sono caratteristiche di Larsson.
La storia narrata nel terzo ed ultimo capitolo vira più sullo stile spionistico e dell'intrigo; in fondo si parla proprio di spie degli ex blocchi della guerra fredda e riporta di più il focus sul protagonista maschile della trilogia Michael Blomqvist impegnato a cercare le prove che scagionino Lisbeth da accuse che la potrebbero riportare in un istituto psichiatrico...
Vista nel suo insieme la trilogia non è male, se avete tempo, voglia e pazienza di leggere tre tomi grossi come mattoncini ne sarà valsa la pena.