venerdì 19 novembre 2010

Colpa Nostra (docu-film)

Ieri sera al cinema "Azzurro Scipioni" di Roma ho assistito alla proiezione di questo docu-film di Giuseppe Caporale con la regia di Walter Nanni.
Una sottile linea fatta di corruzione, clientelismo, raccomandazioni, tangenti e quanto di più indecente abbia rovinato e sta rovinando il nostro 'Bel Paese', collega i due terremoti che si sono verificati in abruzzo nel 1992, col primo scandalo di clientopoli ed il sisma del 2009 e con gli ulteriori scandali conseguenti dalla presunta ricostruzione passando per la più recente inchiesta su sanitopoli che vede coinvolto tra gli altri Ottaviano del Turco...
Le macerie sono tutte lì, ancora oggi, ancora su quel suolo martoriato e sulle nostre coscienze, perché se il sisma è dovuto alla forza della natura incontrollabile, le sue conseguenze sono causate dalla nostra cultura fatta di piccole furbizie, di ricerca di scorciatoie, di guadagni sempre più facile e grossi... Quando alla fine ci troviamo a contemplare le macerie di ciò che resta non ci rimane che ammettere che sia stata solo "Colpa Nostra". Bellissima la fotografia, ottima la regia che ha dato un taglio cinematografico ad un documento ben studiato e assolutamente ricco nella sua crudezza; a tratti commovente, a momenti tragicamente comico se si considera l'ingenuità o la sfacciataggine di certi politici che anche di fronte all'evidenza riescono a negarla. Sono personalmente rimasto con l'amaro in bocca, ma ripensandoci a mente fredda con la voglia di riscatto e di dire basta ancora una volta sperando che alla mia voce se ne aggiungano molte altre. Un film difficile ma non per chi lo guarda, bensì per chi viene freddamente fotografato nella propria piccolezza ma che del potere ha fatto il proprio culto e perciò cercherà in tutti i modi di evitare che venga visto da troppa gente. Il mio auspicio è che anche in piccola parte grazie a queste righe, venga fuori e tantissimi come me possano prendere coscienza di ciò che è accaduto e che non deve ripetersi un'altra volta.
Un ringraziamento speciale a Walter Nanni ed a Serena de Bitonti per avermi dato questa opportunità di conoscenza.

sabato 6 novembre 2010

Allora che?

Assurdo: deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale.
La scena si apre su una casa dove una strana donna (Luciana Frazzetto) da la caccia ad una zanzara...entra in scena un evaso in fuga inseguito da polizia, elicotteri e cani (Mario Zamma)...cominciano i guai! Una serie serratissima di scambi di battute a volte senza senso, ripetitive e martellanti...
Non è una critica negativa, il teatro dell'assurdo è proprio questo ed a farsene ottimi interpreti insieme a Frazzetto e Zamma si aggiungerà il simpaticissimo Armando Puccio nel ruolo di un improbabile poliziotto. I tre reggono la scena in maniera magistrale e strappano risate ed applausi a ripetizione. Non è certo facile mantenere questo ritmo incalzante e ripetitivo senza incorrere in nessun errore! Le scene sono essenziali ma benissimo pensate, mi è piaciuta molto l'idea che l'evaso si portasse dietro (nella sua entrata in scena) la finestra dalla quale entrerà in casa, mimando vari tentativi precedentemente falliti...
Il testo è interessante anche se a tratti qualche battuta suonava come già sentita. Finalone scoppiettante con ingresso del regista ed autore al quale vanno i miei complimenti.

martedì 2 novembre 2010

Inception

Con colpevole ritardo ho visto quest'ultimo film di Nolan con Leonardo Di Caprio... meglio tardi che mai!
Se ancora non siete andati ve lo consiglio vivamente; assolutamente originale, girato benissimo ed interpretato meglio.
Cos'altro aggiungere? Ok, vado con la trama.
Dom Cobb (L.Di Caprio) è un ladro che grazie ad una tecnologia militare che consente di condividere i sogni, riesci ad entrare nel subconscio delle persone per "estrarre" informazioni da rivendere ai suoi committenti. Oltre ad essere ricercato per questo motivo, dalle autorità e da società alle quali ha sottratto informazioni, lo è anche per il presunto omicidio di sua moglie. Tutto ciò lo costringe ad una latitanza che lo tiene lontano dai suoi figli dei quali non ricorda quasi più neppure i lineamenti.
Quando il sig. Saito gli propone la sua riabilitazione in cambio di un'ultima missione pericolosissima, Cobb intravede l'opportunità di tornare dai suoi figli e si imbarca nell'impresa formando una squadra...
A metà tra Matrix e la Stangata, con l'azione degna di un film di 007 ed effetti visivi di ultima generazione, è un film coinvolgente ed appassionante fino all'ultimo minuto.
Allo spettatore non è consentito distrarsi, ma rimanere incollati alla poltrona non è mai stato così semplice. Un capolavoro!

venerdì 15 ottobre 2010

Mia sorella è una foca monaca

Graditissimo presente per il mio scorso compleanno, quest'opera prima di Christian Frascella è la storia di un giovane diciassettenne incazzato col mondo intero, un attaccabrighe, un borioso, un perdente per caso, per scelta o per vocazione; forse proprio per questo suo ultimo aspetto ispira simpatia, con la sua autoindulgenza si rassicura da solo, come si dice "se la suona e se la canta". Anche nelle situazioni più drammatiche per lui l'importante è tenere tutto sotto controllo, o illudersi di averlo.
Dalla prima all'ultima pagina del libro, questo personaggio subirà un'evoluzione che per forza di cose lo renderà migliore o forse semplicemente un adulto.
Scritto in prima persona, con la puntuale descrizione dei pensieri del protagonista misti ai dialoghi, è una lettura veloce e coinvolgente, molto divertente.
Ancora una volta bravo a Frascella.
p.s. Pare che il libro diventerà anche un film, io mentre lo leggevo l'ho già girato nella mia testa, chissà cosa ne verrà fuori, ma sono certo che sarà ottimo come il libro.

venerdì 8 ottobre 2010

Save the story



Da un'idea di Alessandro Baricco e la collaborazione di Scuola Holden ed il Gruppo Editoriale L'Espresso, nasce 'Save the story'. Una collana di quattro libri non riscritti ma ri-raccontati da quattro grandi autori del nostro tempo: lo stesso Baricco, Umberto Eco, Andrea Camilleri e Stefano Benni, proprio come li racconterebbero dei genitori ai propri figli, per salvare queste storie, per avvicinare il grande pubblico alla lettura o ri-lettura di questi grandi classici troppo spesso relegati ai ricordi lontani dei banchi di scuola.
Per lanciare questa iniziativa editoriale, gli stessi autori si sono vestiti dei panni di "lettori" d'eccezione presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, ed al prezzo simbolico di 5 euro ho assistito anch'io alle performance di due di questi grandi scrittori: Camilleri e Benni.
Camilleri con "Il naso": un racconto breve di Gogol, ambientato nella Russia zarista del suo tempo; gustoso e divertente proprio come ascoltare mio nonno a sua volta grande raccontatore di favole.
Benni con il più noto "Cyrano di Bergerac" (che io amo particolarmente), con tanto di spada e cappello piumato, un attore consumato, un artista a tutto tondo, entusiasmante, divertente e commovente.
Alcuni dei libri sono già acquistabili, gli altri sono: I promessi Sposi di Umberto Eco ed Il Don Giovanni di Alessandro Baricco.

Ti amo...o qualcosa del genere...

Può esistere davvero l'amicizia tra uomo e donna? Oppure è destinata a naufragare per colpa dell'inevitabile attrazione fisica? Finora, quelli che sono invariabilmente naufragati sono i rapporti di coppia coi rispettivi partner di Fiona e Diego, troppo legati da un'amicizia di tanti anni per riuscire davvero ad avere relazioni durature con altre persone. Stavolta però sembrano aver trovato la chiave di volta per reggere questa situazione e salvare "capra e cavoli"...

Se ci sarà un lieto fine lo dovrete scoprire da soli andando al teatro dei Satiri (a Roma) fino al 31 ottobre dove va in scena una commedia degli equivoci, una pochade dei nostri tempi, divertentissima con battute a raffica e mai volgare.
Sicuramente la miglior commedia scritta da Diego Ruiz che dimostra ogni volta l'incredibile affiatamento con Fiona Bettanini, Francesca Nunzi e Walter Nanni, fantastici compagni di avventura. La regia è di Antonio Giuliani che presta anche la voce fuori campo. Molto belle e curate le scenografie.
Per passare due ore di puro spasso basta fare un salto in teatro.

venerdì 17 settembre 2010

Dove sei?

Susan e Philip si conoscono fin dall'infanzia e si amano, ma Susan decide di intraprendere un cammino che la porterà inevitabilmente lontano dal suo amore giovanile, per inseguire la sua aspirazione di aiutare chi ha bisogno in un paese molto diverso dal suo, martoriato da un terribile uragano. Ogni anno si incontreranno la dove si erano lasciati, al bar dell'aeroporto per dirsi nuovamente arrivederci finché un giorno...

Un libro che parla di amore, di tanti tipi di amore: c'è l'amore che dall'infanzia arriva fino all'età adulta, l'amore adulto e consapevole, l'amore per i figli naturali e per quelli acquisiti, l'amore per i genitori ideali e per quelli idealizzati.

Detto così può sembrare un trattato sui sentimenti, in realtà è un romanzo quasi di "formazione" che si dipana lungo tutta la vita dei protagonisti che faranno i conti ognuno coi propri sentimenti e con quelli degli altri, riuscendo a trovare ciascuno il proprio posto proprio come i pezzi di un grande puzzle, dopo vari tentativi e fallimenti, l'immagine nel suo complesso prenderà forma placando le loro coscienze.

martedì 14 settembre 2010

Pane alle olive

Ultimo acquisto è stata una macchina per il pane; al secondo tentativo, dopo aver fatto una pagnotta di casareccio "classico" mi sono cimentato in qualcosa di più sfizioso, ed il risultato, come potete vedere, è ottimo!!

Ingredienti per il pane alle olive:

320gr di farina 00
200ml di acqua
20gr di olio di oliva
10gr di sale
5gr di zucchero
70gr di olive (io ho usato quelle verdi ma potete usare quelle che preferite)
1/2 cubetto di lievito

Programma: base, crosta media. Inserire le olive al ‘segnale aggiunta ingredienti’ della macchina.

Tempo impiegato totale circa 3 ore.

sabato 4 settembre 2010

L'orribile Karma della Formica

Anche in trasferta di lavoro se vedo una libreria mi devo infilare... tra i tantissimi titoli mi ha colpito questo, sulla copertina leggo: "vendute 1.000.000 di copie grazie al passaparola...", a me di questo libro nessuno aveva parlato prima, neppure del suo autore, un illustre tedesco sconosciuto (almeno a me), però mi ha attirato destando immediatamente la mia curiosità, sarà un fatto Karmico?? :) In ogni modo ora il passaparola lo faccio io a chi leggerà queste righe.
Molto divertente, si legge in un attimo, è la storia di una rampante conduttrice televisiva tedesca che si ritrova, dopo la sua prima morte, incarnata, in principio, in una formica, passando da animale in animale (a seconda della crescita o decrescita del suo Karma), con un'unica missione/ossessione: riprendersi la sua famiglia (marito e figlia) insidiata dalla sua ex-migliore amica!
Funamboliche avventure la vedranno affiancata da un insolito illustre compagno di "reincarnazione" del quale non svelo l'identità... Il percorso lungo le varie vite di Kim (questo il nome della protagonista) l'aiuterà a raggiungere il suo Nirvana, a capire meglio se stessa, la vita e gli altri.
Complimenti all'opera prima di David Safier che è stato molto bravo nel calarsi nei panni di una donna della quale racconta la storia in prima persona. Per una lettura leggera, divertente e senza pensieri.

giovedì 2 settembre 2010

Ristorante "L'Ormeggio" (CT)

Se vi trovate a Catania, qualunque sia la ragione, DOVETE mangiare dell'ottimo pesce... Un posto dove mangiare dell'ottimo pesce ad un ottimo prezzo si trova proprio nel porto...
Strana davvero come posizione, sicuramente suggestiva, non romantica, un pò rumorosa (dato che al porto si lavora di giorno e di notte) ma sicuramente un buonissimo posto!
Si può scegliere se mangiare fuori, sotto una verandina di legno, oppure dentro.
La scelta è tra la pizzeria ed il menu fisso della casa a 35 euro comprese le bevande!! Il menu cambia ogni giorno a secondo della disponibilità della materia prima freschissima.

Inizio con un antipasto misto così composto:
Insalata di polpo, cocktail di gamberetti in salsa rosa, carpaccio di pesce spada, carpaccio di salmone, tonno al vapore in insalata, olive verdi.
vicino a questo ben di Dio una frittura di calamari e alici, ottima croccante e asciutta...

continuo con un tris di primi mangiati e graditi nell'ordine:
gnocchetti sardi con gamberetti, melanzane e zucchine
sedani rigati con le sarde
spaghetti al nero di seppia
seguono:
calamaro, pesce spada, tonno e gamberone grigliati.
Concluso esausto con un rinfrescante sorbetto al limone.
Che dire? Per 35 euro dalle mie parti quasi nemmeno ti fanno sedere, perciò.... rapporto qualità/prezzo eccellente! Fateci un salto.
Ristorante-Pizzeria "L'Ormeggio" Porto di Catania.

sabato 28 agosto 2010

Il ragazzo che amava Shakespeare

Un memoir; la storia di Bob Smith nato a Stratford (quello negli Stati Uniti) omonima cittadina natale di William Shakespeare, in una famiglia investita dal dramma di una figlia gravemente handicappata dalla nascita che diventerà sua responsabilità fino al giorno in cui abbandonerà la casa dei genitori e lei prenderà la via dell'istituto specializzato.
Un giorno Bob entra in una biblioteca ed "incontra" Shakespeare, da quel momento in poi diverrà la sua ragione di vita, l'architrave sul quale costruire il proprio futuro che lo vedrà sempre in contatto con il drammaturgo inglese ed attraverso il quale incontrerà tante persone diverse le più importanti delle quali gli anziani ai cui egli stesso legge e "spiega" le opere di 400 anni prima.
Un continuo alternarsi di flash-back, narrazione presente e citazioni Shakespeariane attraversano tutta la vita dell'autore dall'infanzia, all'abbandono della sorella malata, al ritrovamento finale in un incontro commovente a distanza di tanti anni...
Chi ama Shakespeare non potrà che amare anche il suo fan numero uno!

lunedì 9 agosto 2010

Pesto alla Rianese

Dato che il pesto alla Genovese originale si fa obbligatoriamente con il basilico ligure e l'olio ligure, e visto che ne sono sprovvisto, ho pensato di fare con il basilico dell'orticello del mio caro vicino e con l'olio di Riano prodotto da alcuni miei amici; ne viene fuori il Pesto alla Rianese I.G.T. :D

Per la preparazione mi sono ispirato a quella originale, ma anche qui non avendo il mortaio e pestello ho dovuto usare un mero frullatore.

Ripeto quindi le dosi, mentre il procedimento originale lo trovate sempre qui.

Per condire 600 gr. di pasta occorrono:

50 gr. di foglioline di basilico fresco coltivato a Riano
½ bicchiere d'olio d'oliva extravergine Rianese
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di pinoli
qualche grano di sale grosso
6 cucchiai di parmigiano reggiano D.O.P.
2 cucchiai di pecorino romano D.O.P.
























se avete il pestello col mortaio seguite la procedura originale, altrimenti mettete tutto nel frullatore con l'aggiunta di un paio di cubetti di ghiaccio per evitare che il calore ossidi il composto.

sabato 7 agosto 2010

Chiusura Sforno 2010 & Pollarium


Ancora Sforno.
Ormai la cena di chiusura della pizzeria più amata è diventata tradizione e questa volta si è "sposata" con l'altrettanto tradizionale cena delle "Galline" che mi hanno ospitato in qualità di Galletto in compagnia di Federico (l'altro gallo della serata).
Come si dice "Cotta e Mangiata" grazie alla tempestiva proposta di Giulia che ha chiamato tutti a rapporto per passare una bella serata in compagnia e mangiare come sempre ottimamente.

Stavolta ho voluto provare il Calzone Romano: ripieno di mozzarella, prosciutto crudo, uovo e pepe. Veramente buono, come si confermano ottimi e sfiziosi gli antipasti fritti che ci siamo concessi in apertura: i fiori, le strisce di pollo, le patatine, gli anelli di cipolla ed i supplì...













Unico neo della riuscita serata è stato un lancinante mal di testa di certo non aiutato dalla tavolata vicino alla nostra, di una famiglia composta da prole chiassosa e maleducata e nonni altrettanto "casinisti"!! Non ci sono più gli anziani di un tempo!! :)














Grazie a tutti i convenuti con una menzione speciale per Giulia che ha fornito sia le batterie per la fotocamera (penosamente scarica dopo il primo scatto) che l'aspirina per la mia emicrania...
Buone vacanze ad Antonio e Stefano ed a tutto lo staff di Sforno!!

giovedì 5 agosto 2010

The Road

Capita che vuoi vedere un film al cinema e non ci riesci.
Capita che d'estate, se resti in città, hai una seconda chance...
Mi è capitato ieri di vedere "The Road" tratto dall'omonimo libro vincitore del premio Pulitzer di Cormac McCarthy.
In un mondo distrutto da un non precisato evento, dove piante ed animali sono stati cancellati e dove sopravvivono pochi disperati alla ricerca di cibo, l'esodo di un padre ed un figlio, nato all'inizio di questa tragedia planetaria, verso un posto dove riuscire a vivere piuttosto che sopravvivere. Dovranno affrontare ed evitare pericoli quali gruppi di cannibali, incontreranno altri, pochi, disperati lungo la strada che li conduce prima verso la costa e poi verso sud, dove fa caldo, per sfuggire al freddo ed alla neve che ha già ucciso la moglie e madre dei due profughi.
Un film drammaticamente intenso che racconta in primis il rapporto e l'amore di questo padre verso lo sfortunato figlio che non ha mai visto il mondo di "prima" e che deve imparare in fretta come sopravvivere quando lui non ci sarà più...
La fotografia è azzeccatissima, volutamente sui toni del grigio, il grigio della morte e della distruzione, della desolazione, del niente; solo i ricordi sono a colori per creare il giusto evidente contrasto col passato felice e florido. Anche le scene apocalittiche meritano una citazione per l'efficacia ed i particolari dove niente è lasciato al caso.
Bella la regia che trasmette l'intensità dei momenti, bravissimi i protagonisti (Viggo Mortensen, Kodi Smit McPhee, Charlize Theron), bambino incluso.
Triste, drammatico e molto bello. Finale che lascia un barlume, seppure fievole, di speranza.
Consigliato.

lunedì 26 luglio 2010

7 piccoli sospetti

Un romanzo che è stato definito uno dei casi letterari dello scorso anno, ma non è per questo che l'ho scelto tra i tanti che occhieggiavano sugli scaffali della libreria. Un po' il titolo, un po' il fatto che l'autore è praticamente un coetaneo, è stato un colpo di fulmine, una sensazione che alla fine non si è rivelata sbagliata e non ha deluso, anzi!
Sette ragazzini di dodici anni decidono di dare una svolta alle loro vite, ciascuno coi suoi problemi troppo grandi per la loro età, in un piccolo paese del centro Italia: decidono di compiere una rapina in banca! Il piano è semplice ma efficace, rimane solo un dilemma: a chi toccherà sedurre la ragazzina "chiattona" del bar che porta il caffè alla guardia giurata tutti i pomeriggi poco prima della chiusura?
Magnifiche la descrizione della maratona e dell'incontro di boxe; descrizioni che ti ricordano eventi sportivi storici entusiasmando allo stesso modo anche se si parla di ragazzini e di una storia inventata.
Lo stile narrativo è immediato e scorrevole, si legge come bere un bicchiere d'acqua ma alla fine, anche se soddisfatti e dissetati, si vuole bere ancora!
Complimenti a Christian Frascella autore anche di "Mia sorella è una foca monaca" che a questo punto non potrò mancare di leggere…prossimamente le mie impressioni su queste pagine.

The box

Al cinema d'estate, specialmente in Italia dove non ci troviamo in alta stagione come negli Stati Uniti, spesso si trovano delle "tavanate galattiche" (per citare un antico Ezio Greggio) e questo è uno di quei casi in cui l'autore del trailer ha fatto meglio di quanto abbiano potuto fare tutto il cast e la regia al completo…
Già questo basterebbe per sconsigliarne la visione ma voglio spiegare il perché.
Il film è tratto da un racconto "Button Button" del 1970 scritto da Richard Matheson, e l'incipit iniziale non è nemmeno tanto stupido:
Una piccola scatola di legno chiusa a chiave, viene recapitata a casa di una coppia felicemente sposata con un figlio, insieme alla scatola un biglietto che avverte della visita il giorno successivo di un signore. Quando questo signore si presenta, consegnando la chiave, mette i due di fronte ad una scelta precisa: se premeranno il pulsante contenuto all'interno della scatola entro le 24 ore successive accadranno due cose: loro riceveranno un milione di dollari in contanti ed una persona che non conoscono morirà… Dopo dubbi laceranti ed ipotesi fantasiose la donna preme il pulsante, loro ricevono il milione e qualcuno muore. Da qui, quello che all'apparenza sembra essere un thriller che per certi versi ricorda il maestro Hitchcock, prende una deriva fantascientifica che a sua volta volge verso il mistico…. ora tutti questi voli pindarici non fanno altro che confondere e riempire inutilmente lo spazio di tempo che rimane tra la svolta della storia e l'inevitabile epilogo risultando allo stesso tempo anche piuttosto noioso…
Gli interpreti e la regia sono decisamente all'altezza delle loro carriere, ma poco possono di fronte ad una sceneggiatura che francamente non riesce a reggere un film di 115 minuti...

mercoledì 21 luglio 2010

La "Bestia" all'Incannucciata...

Serata organizzata all'Antica Osteria l'Incannucciata, protagonista "La Bestia" dell'allevatore Eugenio Barbieri e due piccoli maialini da latte come comprimari, in cucina lo Chef Dino De Bellis in collaborazione con Gabriele Bonci, in sala (a degustare) c'eravamo io, Daniela, Lorenzo, Silvia, ed altri ottimi commensali che mi perdoneranno se non ricordo tutti i loro nomi… ;)


Apriamo le danze con il supplì di risotto al pomodoro con coperta di pancia di Vacca… ottimo inizio ma non ho voluto andare oltre il primo perché sapevo che l'impegno sarebbe stato lungo ed agguerrito! Lorenzo, invece, per niente intimidito, è riuscito a farne fuori più di qualcuno anche grazie alle sue aderenze in cucina…
Il battuto di coscia di vacca con zucchine profumate alla menta era squisito, la frollatura pressoché perfetta, un filo d'olio e le zucchine con la menta formano un connubio gustoso e sorprendente.
L'insalata di rinforzo estiva era piuttosto "rinforzata" di bollito, oltre agli ottimi fagiolini di casa Bonci, i carciofi ed il pomodorino che formava un letto col quale è stato difficile evitare di intingere il pane, sempre di Bonci (di chi se no?). Ottima!
Partiamo con in primi un po' in sordina coi cannoncini di stracotto di spalla adagiati su besciamella e pomodoro,
segue un crescendo di sapore con i paccheri al sugo di muscolo e salvia guarniti con del prosciutto croccante; in questo caso devo correggere la dicitura del menu che riporta "come se fosse un saltimbocca", quindi avrebbero dovuto essere avvolti nel prosciutto che in realtà era sopra a piccoli pezzi.
Concludiamo il tris di primi con l'apprezzabilissimo risotto ai due fondi,la cui cottura era perfetta come la mantecatura e ovviamente il sapore; dei tre il mio preferito.
Secondo: la tagliata di collo in crosta di spezie contornata da fagioli e patatine lesse (anche qui la dicitura del menu non era esatta…): la carne ottima ma proprio perché così buona ritengo che l'eccessivo uso di spezie abbia troppo coperto il vero sapore; in ogni modo si è letteralmente sciolta in bocca.

Il "dessert" consisteva nel maialino da latte su pomodorini caramellati con limone e zucchero, buono e tenerissimo per concludere in bellezza.

Hanno accompagnato la serata del prosecco di Valdo, ed in ordine sparso (scusate non ho preso appunti ero troppo impegnato a bere e mangiare :-) ) Grechetto, Grecante, un rosso di cui non ricordo il nome e dulcis in fundo un bicchierino di passito.

Un grazie agli chef, alle "bestie" tutte, al personale di sala e di cucina, ai commensali ed a chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui.

sabato 19 giugno 2010

Il tempo che vorrei

Di Fabio Volo ho letto il primo (Esco a fare due passi) e quest'ultimo libro, di tempo ne è passato parecchio e si "legge".
Anche questa storia è raccontata in prima persona ma questa è molto più intimistica. Si tratta di sentimenti, di rapporti coi genitori e con il nostro prossimo: il prossimo che diciamo di amare, dunque delle persone che nella nostra vita ci stanno nostro malgrado o che facciamo entrare malgrado loro ed allo stesso modo lasciamo che escano a volte per sempre.
Commovente e inaspettato, scritto molto bene, si legge in un momento, forse perché molti di noi ci si specchieranno e ritroveranno il loro rapporto a volte conflittuale col padre e la loro "diseducazione sentimentale", un male che credo affligga l'umanità dalla notte dei tempi perché siamo bravissimi a comunicare nell'era della comunicazione, abbiamo centinaia di modi diversi per farlo, ma comunicare ed esprimere i nostri sentimenti, quello no, non abbiamo ancora imparato a farlo.

mercoledì 16 giugno 2010

Il nipote del negus

Romanzo divertentissimo di Andrea Camilleri che racconta, ispirandosi a personaggi realmente esistiti negli anni '30, la storia di un principe, nipote dell'allora Imperatore d'Etiopia, che soggiorna per motivi di studio a Vigàta portando scompiglio nella vita della tranquilla cittadina e del sistema fascista riuscendo a coinvolgere anche le più alte cariche del centralismo dittatoriale dell'epoca.
Raccontato in parte come un romanzo epistolare ed in parte con "frammenti di vociate" dal gusto prettamente teatrale, molto godibile e credibile dato che il linguaggio burocratico del regime è assolutamente plausibile, tanto quanto la stupidità mista alla cialtroneria tutta italiana che spesso caratterizza anche la nostra epoca.
Sorriso amaro quando si ride sopratutto di noi stessi, ma un degno aiuto per far passare qualche ora di svago riflettendo sul passato e su un futuro che si fa sempre più triste presente. Assolutamente consigliato.